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Circuito etnografico dei villaggi

INTERVENTO 6

 

I comuni e i villaggi

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ALLEIN - villaggio di Ayez

Tra tutte le frazioni del comune, sicuramente quella che presenta maggiori punti di interesse relativamente al tematismo scelto è quella di Ayez, che ospiterà, come già precedentemente anticipato, in un suo edificio storico risalente al XV secolo, il Museo del Carnevale di Allein e la biblioteca comunale.

Dal punto di vista geografico, la frazione è situata proprio in corrispondenza del bivio che collega la SR 31 di Allein con la strada intercomunale di collegamento tra Doues e il comune in questione.

Il villaggio possiede una cappella dedicata ai santi patroni Sebastiano e Fabiano, oltre la quale dalla parte opposta della strada si trova l'antico edificio, di proprietà comunale, recentemente ristrutturato. Le caratteristiche di questa costruzione sono riconducibili innanzitutto alle murature esterne che sono state originariamente elevate quasi a secco, dato che la malta compare in minime quantità e che presentano spessori in certi punti superiori al metro e mezzo. Interessanti sono anche le finestre in pietra, decorate con il ricorrente motivo a chiglia rovesciata.

La stessa struttura potrebbe ospitare in futuro anche il punto di conferimento e vendita della patata di Allein, sottolineando lo stretto legame esistente tra la tradizione folkloristica del territorio e la sua peculiare produzione agricola. La scelta del villaggio di Ayez è stata dunque motivata dalla prossima presenza del Museo del Carnevale della Comba Freida, che rappresentava e rappresenta ancora un momento importantissimo nella tradizione rurale del territorio: il carnevale è un evento al quale partecipano tutti ed è anche un'occasione per gustare i prodotti tradizionali. Non dimentichiamo infatti che durante il rumoroso passaggio delle lanzettes nelle diverse frazioni, è d'obbligo accettare in ogni casa un pezzo della miglior fontina di produzione propria o di sauseusses e bodeins giunti a perfetta stagionatura o anche, perché no, concedersi un bon petit coup per scaldarsi un po'!

Il chiassoso e simpatico corteo delle maschere che fanno incetta di ogni libagione, vuole rappresentare il passaggio non proprio allegro dell'armata napoleonica, che aveva come unica fonte di sostentamento la questua, certamente non gioiosa, nelle case dei malcapitati montanari. Caratteristiche figure del carnevale sono anche le arlecchine, colorate maschere con costumi dotati di lunghe strisce colorate che pendono da un alto cappello a tronco di cono (solitamente impersonate dalle ragazze dei villaggi), l'immancabile orso e i simpatici toc e tocca, allegoria degli abitanti più "semplici" e moins rusés del paese. Merita una deviazione la visita al borgo di Villa, frazione alta più estesa del comune, che in passato come già ricordato, era il centro più importante del comune stesso.

Il villaggio possiede alcune case interessanti dal punto di vista architettonico, anche se molte di esse si trovano attualmente in stato di totale abbandono; in altri casi, invece, i proprietari hanno provveduto al restauro delle vecchie proprietà.

All'entrata del paese è situato l'agriturismo "Lo ratelé" (ospitato in un grande edificio storico di grandi dimensioni perfettamente ristrutturato) mentre all'estremità opposta si trova la chiesetta del paese dedicata al patrono Santo Stefano.


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