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Circuito etnografico dei villaggi

INTERVENTO 6

 

I comuni e i villaggi

| Allein | Bionaz | Doues | Etroubles | Gignod |

| Ollomont | Oyace | Saint Oyen | Saint Rhémy |

 

 

SAINT OYEN - Hospice di Saint Oyen. Château Verdun

La prima menzione di Saint Oyen ris ale al 1137, quando il conte di Savoia Amedeo III donò alla prepositura del Gran San Bernardo tutte le terre del cosiddetto castellum verdunense o château verdun, terre situate nel territorio di Saint Oyen che a quel tempo era ancora dipendente dalla parrocchia di Etroubles. Il territorio di questo minuscolo paese fu gestito direttamente dai Savoia almeno fino alla fine del XVI secolo, così come quelli vicini di Etroubles e di Saint Rhémy. Due secoli dopo, il duca di Savoia Carlo Emanuele I costituì nel 1584 la baronia di Gignod, che comprendeva anche Saint Oyen, oltre a due quartieri di Aosta (Saint Etienne e Saint Martin de Corléans) e i paesi di Etroubles, Saint Rhémy e parte di Allein e l'assegnò in feudo al suo segretario di stato e notaio duc ale François de La Crête per ricompensarlo dei servizi resi, soprattutto nel corso delle negoziazioni per il matrimonio del duca di Savoia con l'infanta d'Austria, Caterina. La baronia fu poi trasmessa alla figlia Filiberta che andò sposa al marchese Adalberto Pallavicini, e in seguito ereditata dal figlio Carlo Emanuele. Costui infine la tramandò nel XIX secolo fino al conte Ernesto di Sambuy.

Dall'incontro con il Sindaco Mario Deffeyes, è emerso che il comune di Saint Oyen non ha al suo interno alcun villaggio o frazione, essendo costituito essenzialmente dal capoluogo, se si escludono alcune case isolate, che non si possono definire frazioni.

Il tematismo evidenziato è rappresentato dalla funzione rur ale che un tempo aveva Château Verdun; il castello infatti rappresentava la "Grange" dell'ospizio del Gran San Bernardo e tutti i prodotti che permettevano il sostentamento dell'ospizio arrivavano da Saint Oyen. Il Sindaco si è inoltre reso disponibile a fare incontrare il Canonico Darbellay Francis con gli scriventi per approfondire gli aspetti utili alla ricerca.

Per condurre i turisti alla scoperta del territorio del comune si suggerisce di affiancare il tema del passaggio di viandanti, pellegrini e mercanti sulla via che porta al colle del Gran San Bernardo. Forse il tematismo appare già sfruttato e "ban ale", ma comunque di forte richiamo nell'immaginario di chi attraversa questi territori per la prima volta, soprattutto se si racconta il "cammino" dal punto di vista del viaggiatore sconosciuto, non protagonista della storia…le sue paure, credenze, ragioni. Il passo dei turisti, in un luogo ospit ale per storia, rallenterà e diventerà il passo cadenzato del viandante, che andava senza bagagli e senza fretta, mormorando una preghiera.

 

Personaggi

Saint Oyen ha dato i natali a numerose personalità che si sono distinte nella storia della Valle d'Aosta per numerose e spesso diverse ragioni. Vengono qui di seguito citati quelli ritenuti più significativi.

 

Jean Antoine Pellissier
Nato nella frazione di Baugiers il 22 settembre 1715, all'età di 15 anni, dopo la morte del padre, si trasferisce ad Aosta a lavorare come inserviente nel collegio di Saint Bénin. Qui si dedica agli studi teologici, approfonditi anche a Lione. Diviene notaio a Torino, quindi si trasferisce in Toscana, a Roma e, infine, nei pressi di Avellino, dove unisce agli insegnamenti del catechismo una vita ascetica: vive in un eremo, si nutre di vegetali e dorme sulla nuda terra infliggendosi penitenze corporali. Nel 1764 a Napoli si distingue nell'assistenza agli ammalati colpiti da un'epidemia. Si narra che alla sua morte, avvenuta il 21 ottobre 1786 seguì un tal numero di eventi miracolosi che si iniziò subito il processo della beatificazione.

 

Pierre Julien Proment
Medico autodidatta e rabeilleur (così si chiama in di aletto loc ale chi sa curare le distorsioni, i legamenti fuori posto e le affezioni articolari ed ossee), vissuto tra il 1792 e il 1857. Aprì una sorta di albergo per ospitare gratuitamente poveri ed ammalati.

 

Jean Mellé
Sacerdote, visse dal 1711 al 1789 soprattutto a Torino dove fu precettore del giovane Vittorio Alfieri e dove partecipò attivamente al movimento letterario dell'epoca.

 

Jean-Oyen Mellé. (1821-1896)
Fu dapprima insegnante al collegio Saint Bénin poi, nel 1872, fondatore e direttore del Courrier de Turin. Fu anche appassionato ricercatore di storia loc ale, a lui si devono importanti biografie storiche di nobili valdostani e un'opera fondament ale per la storia delle vie di comunicazione in valle d'Aosta De la viabilité dans la vallèe d'Aoste jusqu' en 1848. A lui è stata intitolata la biblioteca comun ale di Saint Oyen


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