Il primo comune che si incontra all’ingresso della valle del Gran San Bernardo è Gignod. Dista 9 km da Aosta e il suo capoluogo giace poco sotto i mille metri d’altitudine. Attraversato dalla strada statale 27 del Gran San Bernardo, nel Medioevo ha svolto un ruolo cruciale nel controllo del traffico sulla rotta internazionale verso il valico del Gran San Bernardo, come testimonia la torre medioevale simbolo del paese.
A quota 1250 metri - e 14 km da Aosta - Allein gode di una particolare tranquillità che gli deriva dalla posizione appartata rispetto all’asse principale di comunicazione tra Aosta e il «Grande», sulle pendici del Mont Saron, e ha una forte vocazione agricola. Continuando sulla rotta verso il valico si incontra Étroubles, volano turistico per l’intera Coumba Frèide anche grazie al recente progetto «À Étroubles, avant toi sont passés…» che ha trasformato il borgo medievale del paese, a 1270 metri sul livello del mare e 16 km da Aosta, in una galleria d’arte a cielo aperto.
Due chilometri dopo e cento metri più in su troviamo Saint-Oyen, un territorio segnato dalla presenza del pregevole complesso architettonico di Château Verdun, casa d’accoglienza per pellegrini con 9 secoli di storia alle spalle. E’ inoltre un punto di riferimento per gli sport invernali, grazie alla comba di Flassin che ospita uno snow park e il Foyer de Fond, punto di accesso ai 20 km della pista intercomunale di sci di fondo «Alta Valle del Gran San Bernardo».
L’ultimo comune verso la Svizzera è Saint-Rhémy-en-Bosses, a 1519 metri di altitudine e 21 km dal capoluogo regionale. La sua immagine è legata in particolare allo stabilimento che produce il celebre prosciutto crudo «Jambon de Bosses» e alla presenza dell’imbocco del tunnel autostradale che dal 1964 collega Italia e Svizzera. E’ sede del comprensorio sciistico di Crévacol.
Se Gignod è la porta di accesso per il Gran San Bernardo, Roisan lo è per la Valpelline. Otto km da Aosta, 866 metri di quota, Roisan offre splendide passeggiate lungo i suoi 5 ru (ruscelli realizzati dalla mano dell’uomo per l’irrigazione dei campi) e sull’antica rete di mulattiere lungo le pendici occidentali della Becca di Viou.
Un soleggiato e panoramico terrazzo fa da sfondo a Doues - 1175 metri, 16 km da Aosta – comune caratterizzato da aree di pascolo assai estese. Dal suo territorio ha origine un’imponente carrozzabile poderale che si spinge fino a 2400 metri d’altezza, agevolando l’accesso agli alpeggi dell’alto vallone di Ollomont e della conca di By.
Con Valpelline si torna sotto i mille metri di quota. Crocevia della vallata omonima, dista 12 km da Aosta: è sede della centrale idroelettrica servita dall’invaso di Place Moulin e ha inaugurato di recente il Centro Visitatori Fontina di località Frissonia, a fianco di un magazzino per lo stoccaggio della fontina ricavato nei cunicoli di una vecchia miniera di rame.
Ollomont, terra di antichi scontri con i vicini svizzeri del Vallese per il controllo degli alpeggi di confine, si trova a 18 km da Aosta e a 1356 metri di quota. Fino alla metà del secolo scorso il valico della Fenêtre Durand, a nord di Ollomont, ha rivestito un’importanza strategica per gli scambi tra Val d’Aosta e Vallese.
La «Tornalla», una torre medievale di avvistamento a pianta ottagonale, vigila sull’abitato di Oyace, a 1377 metri di quota e 20 km da Aosta. La misteriosa torre è il simbolo del paese insieme al vicino orrido della Betenda e al secolare ponticello in muratura e pietra che lo attraversa.
Da ultimo, a 25 km da Aosta e 1600 metri d’altezza, la strada fa capo a Bionaz, territorio che si segnala per l’imponente diga di Place Moulin e per la forte presenza di ghiacciai: 22 kmq su una superficie totale di 142 kmq.