Sistema Idrico Integrato
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Le disposizioni nazionali in materia di gestione delle risorse idriche prevedono la riorganizzazione in forma integrata dei servizi di acquedotto, di fognatura e di depurazione delle acque reflue in ambiti territoriali ottimali, superando la frammentazione delle gestioni.

Con la Legge Regionale 8 settembre 1999, n. 27 (Disciplina dell’organizzazione del Servizio idrico integrato) e s.m.i., in esecuzione delle disposizioni nazionali, precettive anche per le Regioni a Statuto speciale, la Regione ha disciplinato l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato (SII) nel territorio regionale.

In attuazione alla suddetta Legge Regionale e così come ribadito anche dal Piano di Tutela delle acque, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1788/XII, dell’8 febbraio 2006, nella Regione Autonoma Valle d’Aosta il SII è organizzato sulla base di un unico ambito territoriale ottimale (ATO) coincidente con l’intero territorio regionale.

Il Consorzio dei Comuni della Valle d’Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM) esercita, in qualità di Autorità d’ambito, le funzioni di governo del sistema idrico integrato.

L’esercizio delle funzioni di organizzazione del SII è demandato, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della L.R. 27/1999 e s.m.i., ai Comuni costituiti in forma associata per sotto ambiti territoriali omogenei (Sub-ATO), la cui delimitazione provvisoria è indicata nelle Norme di attuazione del SII, allegate al Piano regionale di tutela delle acque, mentre la delimitazione definitiva compete al Consorzio Bacino Imbrifero Montano (Consorzio BIM), sulla base del Piano di Sub-ATO, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera c, della L.R. 27/1999 e s.m.i..

Il "Piano di Tutela delle Acque" ed in particolare l’Allegato E – Attuazione del Servizio idrico integrato indica una suddivisione preliminare dei Comuni in 7 subATO tra cui il subATO Grand Combin (in cui è entrato anche il comune di Gignod), al quale si affidano i seguenti compiti:

-    il governo del Servizio Idrico Integrato a livello di sub-Ato;
-    l’approvazione del Piano di sub-Ato (preliminare e definitivo);
-    l’esecuzione delle attività gestionali e di realizzazione di opere conseguenti all’approvazione del Piano definitivo di sub-Ato;
-    la definizione della tariffa di riferimento da applicare nel sub-Ato;
-    l’individuazione delle modalità di gestione del Servizio Idrico Integrato;
-    l’attività di controllo delle gestioni.

I Sub-ATO individuati in via preliminare sono 7. Nel caso specifico dei Comuni appartenenti al Comprensorio dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin coincide territorialmente con l'Unité medesima, e comprendente :

- Comune di Allein
- Comune di Bionaz
- Comune di Doues
- Comune di Etroubles
- Comune di Gignod
- Comune di Ollomont
- Comune di Oyace
- Comune di Roisan
- Comune di Saint-Oyen
- Comune di Valpelline
- Comune di Saint Rhémy en Bosses

Con deliberazione del Consiglio dei Sindaci n. 23, del 10 maggio 2010, avente ad oggetto: “Costituzione del sotto ambito territoriale ottimale per l'organizzazione del servizio idrico integrato denominato Grand-Combin, nonché per la regolamentazione delle attività finalizzate all'attuazione dell'organizzazione stessa.”, è stato approvato  il PIANO PRELIMINARE DI SOTTOAMBITO.

Con la Legge regionale 18 aprile 2008, n. 13, (Disposizioni per l’avvio del servizio idrico integrato e il finanziamento di un programma pluriennale di interventi nel settore dei servizi idrici) la Regione Autonoma della Valle d’Aosta ha previsto, tra l’altro, un programma pluriennale di interventi inerenti il Servizio Idrico Integrato.
 
 
 
 
 
 
 
 
La riorganizzazione del SII passa attraverso la condivisione da parte dei Comuni facenti parte del Sub-ATO Grand Combin di un percorso finalizzato all’individuazione di servizi comuni, alla conseguente individuazione del modello gestionale, alla definizione del Piano degli investimenti ed al Piano economico-finanziario con la determinazione di una tariffa di riferimento condivisa.
 
 
Il Piano di Sub-ATO costituisce l’atto con il quale si concretizza il percorso condiviso fra i Comuni e rappresenta il momento di avvio del Sub-ATO, momento che deve essere formalizzato attraverso l’istituzione del Sub-ATO medesimo e l’individuazione dell’Autorità di Sub-ATO. A partire dalla sua formalizzazione, il Sub-ATO subentra progressivamente ai singoli Comuni, secondo un programma definito nel relativo Piano, nella gestione dei servizi oggetto della riorganizzazione.
 
 
 
 
 
 
 
La proposta di riorganizzazione del SII alla base della pianificazione di 1° fase (4 anni, da concludersi entro il 31 dicembre 2013) relativa al Sub-ATO Grand Combin si poneva l’obiettivo di raggiungere i livelli di qualità minimi richiesti attraverso le seguenti azioni:
  1. Trasferimento dei servizi dai Comuni al Sub-ATO, superando l’attuale frammentazione delle gestioni, consentendo una completa ed univoca gestione dell’intero SII da parte del Sub-ATO.Il trasferimento dei servizi rappresenta il primo passo obbligato da attuare nella 1° fase di pianificazione per il raggiungimento dei livelli ottimali di qualità richiesti nel lungo periodo (pianificazione di 2° fase).Con il trasferimento progressivo dei servizi, il Sub-ATO deve adottare un preciso modello organizzativo-gestionale.
  2. Omogeneizzazione dei livelli tariffari applicati nei vari Comuni facenti parte del comprensorio attraverso la definizione dell’evoluzione tariffaria verso una tariffa di riferimento unica nell’intero comprensorio.
  3. Risoluzione delle criticità più urgenti attraverso la definizione del piano di investimenti a breve termine 5 anni.

La condivisione dei servizi che si prevedeva di adottare è finalizzata ad un progressivo trasferimento delle competenze gestionali dai Comuni al Sub-ATO mediante una pianificazione temporale di 4 anni. Non si era ritenuta perseguibile l’ipotesi di effettuare un trasferimento immediato di tutti i servizi in ragione della difficoltà di trasferire fin da subito dai Comuni al Sub-ATO servizi attualmente organizzati in maniera diversificata da Comune a Comune.

Il Sub ATO Grand Combin, nell'autunno 2012, aveva percorso buona parte del cammino programmato attraverso i seguenti passaggi:
  • deliberazione del Consiglio dei Sindaci n. 23 in data 10 maggio 2010 ad oggetto: “Costituzione del sotto ambito territoriale ottimale per l'organizzazione del servizio idrico integrato denominato Grand Combin”
  • deliberazione del Consiglio dei Sindaci n. 50, in data 18 agosto 2008 ad oggetto: Integrazione convenzione con i Comuni del comprensorio per l’esercizio in forma   associata di funzioni e servizi comunali per il periodo 2006/2010 – servizio tributi ed entrate comunali, nell’ambito del quale venivano gestiti in forma associata le attività di bollettazione e fatturazione;
  • deliberazione del Consiglio dei Sindaci n. 5 in data 6febbraio 2012 ad oggetto: Approvazione “Regolamento tecnico generale”
Negli ultimi anni il processo ha conosciuto un rallentamento dovuto ad alcune importanti modifiche dell'assetto degli enti locali e a modifiche legislative che hanno indotto l'organo di governo ad alcune riflessioni anche per far fronte ad alcune incertezze normative.

A tal fine questa Comunità montana  ha inviato al BIM (Autorità d'ambito) e al Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione, la deliberazione del Consiglio dei Sindaci n. 46, del 16 dicembre 2013, avente ad oggetto: SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: DIFFERIMENTO DEL TERMINE PREVISTO PER IL TRASFERIMENTO DELLA TITOLARITA' DEI SERVIZI DAI COMUNI ALL'AUTORITA' DI SUB-ATO, evidenziando la difficoltà operativa derivante da una parte da un quadro normativo in continua evoluzione (si veda ad esempio la deliberazione 27 dicembre 2013, 643/2013/r/idr dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico - Approvazione del metodo tariffario idrico) e dall’altra l’incertezza delle disposizioni normative tendenti alla riorganizzazione degli enti locali ed in particolare delle Comunità montane, che determinavano di fatto l’impossibilità di poter garantire le condizioni minime affinché le autorità di sub-ato, prive di personale e risorse, potessero pianificare nel medio e lungo periodo l’esercizio di queste funzioni in forma associata assicurando quel livello di efficienza e professionalità necessari.

 
 
 
 
 
Con nota del 17 aprile 2014: RIORGANIZZAZIONE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO. ILLUSTRAZIONE DEL PERCORSO RIORGANIZZATIVO FINO AD OGGI SVOLTO DAL SUB-ATO GRAND COMBIN; questa Comunità montana, facendo seguito alla precedente, al fine di poter operare delle scelte consapevoli, sottoponeva alla attenzione del BIM  l’opportunità di svolgere un approfondimento sui modelli gestionali tenendo conto della situazione normativa co  le novità apportate all’art. 4 del D.L. 13-8-2011 n. 138, Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, nonché delle disposizioni del comma 5 dell’art. 148 del D.Lgs. 3-4-2006 n. 152 - Norme in materia ambientale.
 
A tal fine dava la propria disponibilità a collaborare alla formazione di un gruppo di lavoro per sviluppare la tematica che avrebbe potuto offrire soluzioni più praticabili e soprattutto dare uniformità di approccio sul territorio regionale.
 
 
 
 
 
 
 
La Comunità montana ha però dovuto soprassedere e provvedere nuovamente al termine dell'anno 2014 ad adottare la deliberazione n. 59, del 15 dicembre 2014:  SERVIZIO IDRICO INTEGRATO. DIFFERIMENTO DEL TERMINE PER IL COMPLETO TRASFERIMENTO DELLA TITOLARITA' DEI SERVIZI AFFERENTI AL SII DAI SINGOLI COMUNI ALL'AUTORITA' DI SUB ATO;  di ulteriore  rinvio della costituzione definitiva del subATO prendendo atto che nel corso del 2014 si erano tra l'altro verificati i seguenti fatti:
  • era stata approvata la legge regionale 6/2014 che prevede la soppressione delle Comunità montane e la costituzione delle Unités des Communes, in particolare l'art. 16 assegna alle Unités i servizi connessi al ciclo dell'acqua, mentre il c. 6 dell'art. 10 prevede che i sotto-ambiti territoriali omogenei previsti dalle vigenti disposizioni (SubATO) potranno essere modificati, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, al fine di garantire la coincidenza territoriale con le Unités, singole o associate;
  • la lr. 5/2014 sulla tariffa del servizio idrico, è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Corte costistuzionale (Atto 2014/71);
  • il DL 133/2014 ha modificato l'art. 147, del DLgs 152/2006 stabilendo che: "Qualora l'ambito territoriale ottimale coincida con l'intero territorio regionale, ove si renda necessario al fine di conseguire una maggiore efficienza gestionale ed una migliore qualita' del servizio all'utenza, e ' consentito l'affidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali comunque non inferiori agli ambiti territoriali corrispondenti alle province o alle citta' metropolitane.".

La Comunità montana aveva quindi provveduto nel corso del 2014 a:

  1. affidare, in attesa di indicazioni dal BIM sulle tematiche evidenziate, la gestione provvisoria per l'anno 2014 in relazione alle scadenza degli affidamenti di gestione dei seguenti servizi afferenti al servizio idrico integrato fino al 31 dicembre 2014:
  2. gestione acquedotto comunitario: determinazione dirigenziale n. 94 del 25 marzo 2014;
  3. servizio qualità delle acque: determinazione dirigenziale n. 81 del 12 marzo 2014;
  4. servizio di depurazione: determinazione dirigenziale n. 110 del 11 aprile 2014;
  5. prorogare le convenzioni per la fornitura di acqua con i comuni di Bionaz, Oyace, Valpelline, Roisan, Gignod, Aosta e Saint-Christophe fino al 31 dicembre 2014.


 
 
 
 
L'attività svolta dalla Comunità montana ha inoltre previsto l'organizzazione di vari incontri con i Comuni facenti parte del subATO nonchè con i comuni di Aosta e Saint Christophe, per definire gli orientamenti da seguire sui servizi esistenti rispettivamente per: depurazione acque, qualità delle acque, e per la gestione acquedotto comunitario,  al fine di salvaguardare la continuità dei servizi che rivestono carattere di servizio pubblico fondamentale per i quali non è possibile prevedere la sospensione o l'interruzione (27 maggio 2014; 16 luglio 2014; 1 ottobre 2014; 13 novembre 2014) che ahnno poratao alle seguentimdecisioni:
  • Servizi di depurazione e qualità delle acque: prevedere l’affidamento dei due servizi mediante gara aperta per almeno tre anni (2015-2017) e prevedere il trasferimento degli stessi all’eventuale gestore unico a fine periodo.
  • acquedotto comunitario: avviare un appalto in concessione mediante gara aperta della durata di 6 anni che preveda la sostituzione del tratto di tubazione nodo C - Vasca di Chez Percher, i cui costi di ammortamento siano distribuiti su un periodo di 10 anni nonchè l’attivazione della fornitura al serbatoio di Busseyaz (Aosta) mediante la realizzazione del collegamento tra pozzetto Movisod e il serbatoio del comune di Aosta al fine di aumentare i litri erogati e mantenere i livelli tariffari su livelli sostenibili.
  • inviare la richiesta di finanziamento alla Regione per la sostituzione del tratto nodo C (Roisan) - Vasca di Chez Percher (Gignod), al Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della RAVA ( nota prot. 6981 del 3/11/2004).
I nuovi indirizzi hanno portato di conseguenza a predisporre le nuove convenzioni per la fornitura di acqua con i Comuni di Bionaz, Oyace, Valpelline, Roisan, Gignod, Aosta e Saint-Christophe, fino al 31 dicembre 2020.
 
Nel 2016 veniva firmato il contratto di “CONCESSIONE RELATIVA ALLA RETE ACQUEDOTTISTICA E GESTIONE DELLE VASCHE CONTROLLATE DELL’ACQUEDOTTO COMUNITARIO A SERVIZIO DEI COMUNI DI BIONAZ, OYACE, VALPELLINE, ROISAN, GIGNOD, E IN PARTE AI COMUNI DI AOSTA E SAINT-CHRISTOPHE” che prevedeva oltre alla gestione dell’infrastruttura acquedottistica anche la sostituzione della tubazione nel tratto Nodo C – Chez Percher. Tali lavori iniziavano il 03 settembre 2018 e terminavano nel luglio 2021: durante l’esecuzione dei lavori si è reso necessario autorizzare n. 2 modifiche contrattuali per variazioni al tracciato e per lavorazioni aggiuntive che vedevano un aumento dei tempi di esecuzione.
 
Nelle more della riorganizzazione del Servizio Idrico Integrato in Valle d’Aosta, l’Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin, in qualità di sub-ATO, ha provveduto ad appaltare, nel corso del 2021, il servizio per le analisi della qualità delle acque destinate al consumo umano ed il servizio per la gestione degli impianti di depurazione comunali per la durata di anni 2 con opzione di rinnovo per altri 2 anni.
 
Con legge regionale 30 maggio 2022, n. 7, il Consiglio regionale ha approvato la legge di riforma del servizio idrico integrato in Valle d'Aosta:
 
“Art. 1 (Oggetto e finalità)
  1. La presente legge reca disposizioni per la disciplina dell’organizzazione del servizio idrico integrato della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste al fine di:
    1. assicurare un’azione generale di tutela e di corretta utilizzazione della risorsa idrica, secondo criteri di solidarietà, di salvaguardia dei diritti delle generazioni future, di rinnovo, di riutilizzo e di risparmio delle risorse, salvaguardando il prioritario soddisfacimento delle esigenze idropotabili della popolazione;
    2. garantire, per la gestione del servizio idrico integrato, la separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e di controllo da quelle di erogazione dei servizi nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità;
    3. conseguire adeguati livelli tariffari, nel rispetto dei principi di gradualità, responsabilizzazione, equità e perequazione a livello di ambito territoriale ottimale (ATO);
    4. individuare l’ATO e l’ente di governo dell’ambito (EGA), garantendo il principio di unicità della gestione del servizio idrico integrato, di cui all’articolo 147 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale).”



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