Nuovo sondaggio:
Questionario sull'acquisto di prodotti tipici di filiera corta e sulla propensione all'utilizzo e-commerce
Compilate online il nuovo sondaggio del GAL media Valle d'Aosta andando sul seguente link:
Sempre attivo anche il primo sondaggio lanciato nel 2009
Dai primi incontri con la popolazione sono emerse alcune problematiche che si vorranno risolvere attraverso i progetti leader.
Esprimete il vostro parere: votate i problemi che percepite maggiormente, inviando un e-mail a
l.usel@cm-grandcombin.vda.it indicatene al massimo 5 mettendoli in ordine di priorità.
Nel e-mail sarà sufficiente ripotare il numero del problema e se si vuole anche un commento.
Il vostro voto consentirà di dare maggiore rilevanza e attenzione a determinate problematiche.
N. |
Problemi espressi dall’analisi di base |
1 |
Le aziende hanno necessità di supporto alla commercializzazione |
2 |
Le aziende zootecniche hanno poco tempo a disposizione per diversificare la produzione |
3 |
La creazione di una rete di vendita di prodotti agroalimentari richiede procedure ed autorizzazioni complesse |
4 |
Le aziende spesso non sono in grado di garantire una quantità sufficiente di prodotto per rispondere alle esigenze dei ristoratori o di un punto vendita |
5 |
I costi di commercializzazione delle filiere corte spesso non sono esplicitati (costi internalizzati) |
6 |
La qualità del prodotto acquistato direttamente non è sempre garantita |
7 |
Le aziende agricole tendono a commercializzare in modo diretto soprattutto il surplus di produzione |
8 |
I punti vendita di prodotti del territorio hanno costi di gestione elevati |
9 |
Il territorio valdostano ha una bassa potenzialità per la produzione orticola |
10 |
La leva della distribuzione incide in termini di costo, di tempo e di organizzazione |
11 |
I clienti potenziali sono sconosciuti (numero, tipologia e quantità) |
12 |
Manca una certificazione del processo produttivo |
13 |
La lavorazione e la commercializzazione della carne richiedono processi e punti vendita specializzati |
14 |
La vendita relativa all’eccesso di produzione per l’autoconsumo non è in grado di sostenere una vera riorganizzazione e diversificazione delle aziende agricole |