Monumenti
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Case forti, ospizi, chiese e torri: il territorio del Grand Combin si offre come un libro aperto a chi si prenda il piacere di leggerlo per penetrare nella sua storia. Fondamentalmente medievale il tessuto monumentale di Gignod, in cui spiccano la torre simbolo del paese (XII sec), la casa forte Archiery, la chiesa parrocchiale di Sant’Ilario e casa Caravex (XV sec), l’hospice di La Clusaz, punto di riferimento per il viandante medievale, oggi trasformato in una prestigiosa locanda.

Allein si segnala in particolare per la chiesa parrocchiale (l’attuale edificio risale al 1839) e per la quattrocentesca casa medievale di frazione Ayez, ristrutturata di recente e pronta per diventare la biblioteca del paese e la sede del museo del carnevale storico della Coumba Frèide. Etroubles punta tutto su fontanili, viuzze e scorci del suo accattivante borgo medievale, che ha conosciuto di recente un nuovo dinamismo con l’inaugurazione della galleria artistica all’aperto “A Etroubles avant toi sont passés…”.

Le tracce storiche più rilevanti sono la torre Vachéry (XIV sec) e la chiesa parrocchiale, ottocentesca ma con campanile eretto nel 1480. Saint-Oyen occupa un posto eminente nella Coumba grazie alla presenza della casa forte medievale Château Verdun (XII sec), casa d’accoglienza per pellegrini e turisti e centro d’irradiazione della spiritualità dei canonici del Gran San Bernardo. L’attuale edificio della chiesa parrocchiale di Sant’Eugenio risale invece al 1752.

La storia di Saint-Rhémy-en-Bosses è incisa nei muri della casa forte Chez Vuillen (XIV sec), del castello di Bosses (XV sec nella veste attuale, ma con origini più antiche di 4 secoli) e delle chiese parrocchiali dislocate nei borghi di Saint-Rhémy e di Saint-Léonard. Sul crinale opposto del Buthier, il comune di Roisan si segnala in particolare per la casaforte di Rhins e la chiesa parrocchiale di San Vittore (XV sec). Il passato di Doues è invece depositato nel castello a torre circolare di La Crête e nella chiesa parrocchiale di San Biagio (1790).

Valpelline conserva invece gelosamente la casaforte La Tour (X sec), la torre rotonda Tornalla (XV sec), la chiesa parrocchiale e la prebenda (XVIII sec). A Ollomont l’interesse del visitatore è tutto rivolto alla chiesa parrocchiale del 1774, mentre a Oyace si segnalano la Tornalla, l’unica torre a pianta ottagonale di tutta la Val d’Aosta (XII sec), il “magico” ponticello in pietra sull’orrido della Betenda (1688) e la chiesa parrocchiale di San Michele, in panoramica posizione. Bionaz invece vanta la chiesa parrocchiale di Santa Margherita, risalente al 1694.




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