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Circuito etnografico dei villaggi

INTERVENTO 6

 

I comuni e i villaggi

| Allein | Bionaz | Doues | Etroubles | Gignod |

| Ollomont | Oyace | Saint Oyen | Saint Rhémy |

 

 

BIONAZ - villaggio di Ruz

Il nome di Bionaz compare per la prima volta nella "storia" in un documento del 1227 che sancisce un accordo fra Jean ed Armand Ava, rispettivamente padre e figlio, e il vescovo di Aosta Bonifacio. Con questo atto gli Ava riconoscevano di dovere al prelato una somma di denaro per il possesso di diversi immobili nella Valpelline: una casa nella stessa Valpelline, tre terreni a Doues, otto a Oyace e uno, per l'appunto, nelle vicinanze di Bionaz. Il documento, rigorosamente scritto in latino, riporta per la precisione che essi possedevano a Bionaz un "pezzo di prato" delimitato da un lato dal prato della maison del Mont Jeux , vale a dire dei canonici del Gran San Bernardo, e dagli altri due dai beni della Porte de Saint Ours, cioè dalla famiglia dei Signori di Quart.

Nel XII e nel XIII secolo si può ragionevolmente supporre che qualche famiglia di origine walser si sia insediata a Bionaz, considerando la presenza di qualche rara ed antica costruzione tipica di quei territori.

Nel 1379 si incontra per la prima volta il nome di una famiglia "Biona": si tratta di un certo Bonifacius Gonterii di Biona, che era un capo famiglia della parrocchia di Valpelline.

Nel 1630 gli abitanti di Bionaz sopravvivono all'epidemia di peste grazie alla localizzazione estremamente isolata del villaggio e alla creazione di due posti di controllo situati rispettivamente a Bouyoz (Oyace) e presso Chamen. Negli anni successivi i bioneins cominciarono a diffondersi in tutta la valle.

La parrocchia fu costruita il 29 luglio del 1640 e qualche decennio più tardi gli abitanti di Bionaz chiesero di essere riconosciuti come comune autonomo; presentarono la domanda al Conseil des Commis e il decreto a loro favore fu promulgato il 13 maggio del 1730.

La prima scuola fu fondata nel 1773 a Chentre e poi vennero quelle del capoluogo, della Pouillaye e di Chez les Merlo.

Nel 1940 fu costruito il rifugio di Prarayer dove soggiornarono diversi personaggi nobili e alpinisti di fama.

Nel 1953 la strada asfaltata raggiunse la località del capoluogo e dal 1958 al 1965 il comune assistette alla imponente costruzione della diga di Place Moulin.

È nell'interesse dell'Amministrazione locale decentrare i futuri interventi di valorizzazione del territorio dalla zona del Lago Lexert, già dotata di servizi (campeggio, bar, ristorante, area attrezzata per camper), pertanto è stato segnalato il villaggio di Perquis nel quale è di interesse storico-architettonico un grenier del 1510 recuperato nel 1940 (esempio di restauro storico).

A Perquis può essere affiancato il villaggio di Ruz, piccolo centro che conta pochissimi abitanti, in quanto conserva in buono stato di conservazione alcuni edifici probabilmente anteriori al XVI secolo, inoltre è presente un forno recentemente restaurato con accanto una fontana.

La tematizzazione che si suggerisce per il villaggio di Ruz e quella della panificazione, considerando l'ottimale recupero del forno ben inserito in un abitato che conserva un minuscolo centro integro e suggestivo. Inoltre il paesaggio circostante conserva ancora nettamente le tracce dei passati terrazzamenti destinati alla coltivazione dei cereali. Il villaggio è dotato di posti auto, servizi igienici pubblici ed è posto in una privilegiata posizione paesaggistica che permette la visione dell'intera vallata.  


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